Le sorelle Allegri, fondatrici della storica Sartoria Cineteatrale Annamode, hanno costituito nel tempo un prezioso patrimonio, un insieme di beni caratterizzati da un intrinseco valore storico culturale, oltre che economico, da salvaguardare e condividere con la collettività per fini pubblici e di interesse generale.
Il patrimonio è composto da una collezione di abiti autentici dalla metà del 700 al 1980, da una collezione di abiti creati per famosi protagonisti del cinema e del teatro in film ed opere divenuti celebri al grande pubblico, accessori-moda di 50 anni di storia del costume, disegni di modelli/bozzetti/carta-modelli, locandine cinematografiche originali e infine testi, riviste e documentazioni sulla moda ed il costume.
La Fondazione nata nel 2010 parte dalla conservazione e valorizzazione del patrimonio accumulato nel corso della sua storia, promuovendo iniziative ed attività culturali idonee a favorirne la conoscenza, nel mondo. Nel 2014 ottiene il riconoscimento giuridico nazionale.
Un’occasione, quindi, di salvaguardia di quella tradizione italiana che, nel giro di un secolo, ha conquistato lo scenario mondiale su diversi fronti produttivi e culturali, unita alla volontà di stimolare e creare linfa vitale per l’innovazione creativa e tecnologica nell’ambito della Moda, del Costume, dell’Arte e, più in generale, della Cultura.
La conservazione e manutenzione dell'archivio, il fashion heritage, la formazione, le esposizioni e pubblicazioni sono attività che vengono realizzate dalla Fondazione attraverso un programma di iniziative culturali, con lo scopo di diffondere e far conoscere attraverso il proprio patrimonio, la cultura della moda e del costume, il valore e la cultura del lavoro artigianale come investimento sul futuro della società per le nuove generazioni.
La Fondazione è stata dichiarata luogo di notevole interesse storico/culturale dall‟ANAI - Associazione Nazionale Archivistica Italiana -, che in collaborazione con la Direzione Generale per gli Archivi, la Direzione Generale dei Beni Librari, gli Istituti Culturali e il diritto d’autore e la Direzione Generale per l'innovazione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, ha avviato un progetto per ottenere una conoscenza degli archivi e delle altre fonti di storia della moda e avviare il loro recupero, studio e valorizzazione.